domenica 12 luglio 2009

Luglio, tempo di bilanci.

Mancano tre settimane alle tanto agognate ferie.
Il 31 Luglio è la data che tutte noi all'Abc aspettiamo più o meno dal primo di settembre...
Luglio è un mese particolare: fine delle attività e cazzeggio più totale, alcuni bimbi partono per qualche giorno di vacanza liberandoci delle loro vocette insidiose e tutte siamo più stanche ma nello stesso tempo elettriche perchè ormai manca poco e le vacanze si avvicinano. Talmente elettriche che alle volte dimentichiamo a casa la testa e ne combiniamo di cotte e di crude. Come la Dadaniela che si è dimenticata di aprire una mattina. L'apertura è alle sette e mezza e lei è stata svegliata alle otto al telefono dalla voce (non proprio gentile in quel frangente...) della capa richiamata all'ordine da un papà in attesa dell'apertura.
E Luglio è anche mese di bilanci, e bilanci all'Abc significa soltanto una cosa: bambini che vanno via. Una cricca di bambini che vanno alla materna lasciando un vuoto incommensurabile tra quelle quattro mura che è anche vero, presto saranno riempite da altre vocette, altre faccine, altre corse, altri pianti, altre risate. E' che adesso sempbra assurdo pensare di riaprire e non trovare più quei bambini. Poi è vero ci si fa l'abitudine ma all'inizio è strano.
E ci sono altri bambini che ci lasciano a metà. Sono quelli che fanno la domanda al nido comunale e vengono presi...e tra questi c'è anche lei, la mia adorata punkabbestia. La bionda con la faccia da stronza. A Settembre compirà un anno e non lo festeggerà all'Abc...
L'ho conosciuta quando ancora non esisteva. L'ho vista che aveva pochi giorni, l'ho presa in braccio che forse aveva un mese, le ho cambiato il pannolino che forse ne aveva due, è arrivata all'Abc in veste ufficiale che aveva cinque mesi, mi ha fatto prendere due tonsilliti e una congiuntivite, ma cosa fai quando una creatura di cinque mesi avvicina la sua boccuccia spalancata alla tua con l'intento di baciarti? Credo che se lo facesse Raoul Bova potrei appellarmi alla mia resistenza ma credetemi se lo fa una bambina di pochi mesi non è possibile.
Ma il nostro lavoro è così. E' un continuo susseguirsi di amori brevi e intensi. E ogni volta ci si ripromette di essere più fredde, più professionali, ma puntualmente arriva il cucciolo di turno che ci fa perdere la testa con un sorriso e con lo stesso sorriso ci abbandona inconsapevole, facendoci ciao con la manina come se dovesse tornare domani.
E invece tu sai che con molta probabilità non lo rivedrai mai più.

Dada Delfina

2 commenti:

Anonimo ha detto...

:(
Chiata.

ha detto...

eh dada ogni anno la stessa storia. Sedotta e abbandonata :( l'anno scorso Nick, quest'anno Joia... :( che tristezza!