mercoledì 31 marzo 2010

mulino bianco

Tutti sognano di avere una famiglia come quella del Mulino Bianco,io no.
Io se avessi una famiglia come quella sarei sempre incazzata.
La sveglia dovrei metterla almeno due ore e mezza prima di uscire perchè la colazione dura un'ora e mezza e per arrivare in cucina dovrei impiegare almeno un'ora per vestirmi e truccarmi e farmi la piega e levarmi dalla faccia l'espressione da ebete che ho appena alzata e stamparmi quel sorriso da "Ah come è bello svegliarsi la mattina alle 5!". Facciamo tre ore se ci sono tre bambini da svegliare e vestire. Io ho la sveglia mezz'ora prima di uscire ma non so come mai mi alzo sempre dieci minuti prima di uscire: il tempo di lavarmi. Niente colazione, niente trucco, niente piega: a volte riesco anche a pettinarmi però. Figuriamoci levare dalla faccia l'espressione da ebete.
Ponendo di impegnarmi a fare tutto ciò: dopo la sveglia alle 4,30/5 arriverei in cucina e troverei il marito sorridente con la colazione pronta: beh, niente male.
Vedo già il sorriso scomparire dal mio volto e la mia voce urlare contro al marito: "Ma sei deficienteeeee???????" Eh sì, il marito ha diligentemente scartato tutte le crostatine, i saccottini e le fette biscottate, una per una e le ha piazzate in bella vista su un cestino con le spighe di grano. E ha aperto la confezione del latte, del caffè, del tè, dei succhi di frutta, ha spremuto arance, limoni e pompelmi, ha aperto 6/7 barattoli di marmellata e un panetto di burro.
"Amore caro, poniamo che io sia affamata e mangi un saccottino, una crostatina, una spremuta e un caffè, lui anche...pensi di ripresentarmi domani mattina i restanti otto saccottini, 8 crostatine, 20 fette biscottate, marmellate, arance e agrumi vari, che passeranno 24 ore tra le spighe?
O pensi di buttare tutto e aprire altri sei pacchi di merendine???
Mente bacata!!!!
E pensare che per fare tutto questo hai piazzato la sveglia alle tre visto che sei bello sbarbato, incravattato e sorridente e sei anche andato per campi a raccogliere quelle belle spighe!
Io vado a lavorare, caro, tu cerca di lavare le tazze, i piattini, le caraffe, di far sparire quelle spighe del cavolo e soprattutto di toglierti quell'espressione da ebete dal volto che non c'è nulla da sorridere.
Ah dimenticavo, non far scuocere gli spaghetti anche stasera. Sì lo so che sono Barilla, la pasta che non scuoce, ma se mentre è in pentola tu stai a fantasticare sul nostro primo incontro in Giappone canticchiando do-re-mi-fa-sol-la-soool forse scuoce pure quella!".