giovedì 26 novembre 2009

ROMA CAPUT MUNDI


Lo scorso weekend sono stata a Roma con le mie zie e la mia cuginetta. Ho rivisto Roma dopo 16 anni. Rivedere una cosa-persona-città dopo 16 anni è qualcosa di indescrivibile credetemi se ve lo dico...e lo è alla mia età perchè 16 anni fa ero una bambina e ora sono una donna, e 16 anni alla mia età sono una vita, anzi sono due vite.
Ma Roma è sempre Roma. E ora, dopo 16 anni e dopo aver visto altre città posso affermare con certezza che Roma è la città più bella che io abbia mai visitato. E l'ultima città al mondo dove vorrei vivere.
Perchè Roma è una troia, è bella e sa di esserlo e se la tira un casino. Ti sbatte in faccia robe come il colosseo, tu scendi dal treno, esci dalla stazione, cammini per dieci minuti e lei ti sbatte in faccia 'sto coso che tu non te lo aspetti e per un attimo ti manca il respiro. E non puoi prendere un autobus perchè se ti perdi un angolo, una strada, una piazza, una chiesa, una pietra è un peccato mortale.
A Roma tutto è enorme, gigante, largo, alto. Non c'è una chiesina, una stradina, una piazzetta. Tu stai camminando, giri un angolo e lei ti sbatte in faccia qualcosa di enorme e meraviglioso e non puoi continuare a camminare con indifferenza, devi trattenere il respiro per quei cinque minuti, perchè non ce la fai.
E' la capitale d'Italia e ci sta tutta. Se lo merita mannaggia. Sta al centro d'Italia, si è conquistata tutto il mondo, bastarda e cattiva, è stata la padrona di mezzo mondo, se l'è preso.
Non potrei mai vivere a Roma.
Vivere in una città vuol dire alzarsi la mattina, fare quel pezzetto di strada, prendere l'autobus, passare davanti a quella strada, a quella chiesa a quel monumento, che vedi tutti i giorni mattina e sera, e andare a lavorare o a far la spesa o a incontrare un'amica.
Vivere a Roma vuol dire uscire di casa la mattina fare quel pezzo di strada, prendere l'autobus e passare davanti al colosseo, o al vaticano, o all'altare della patria e andare al lavoro. Vivere a Roma è troppo impegnativo. Roma è da vacanza, da vedere ogni 15 anni e riconoscerla e sapere dove andare come se ci fossi stato ieri. Roma è sorprenderti tutte le volte, spalancare gli occhi davanti a quelle meraviglie come se le vedessi per la prima volta. E non lo puoi fare se ci vivi.
Rientrando a casa mi son fatta la domanda che mi faccio sempre quando visito una città: "se potessi portarti qualcosa di Roma a Bologna, solo una cosa, cosa porteresti?".
Certo non il colosseo, non la fontana di Trevi, non l'altare della patria. Non sono cose che vorrei vedere tutte le mattine, mentre vado al lavoro. Perderebbero quel fascino del vederle ogni 15 anni.
Io se potessi portare a Bologna qualcosa di Roma, da vedere tutti i giorni mentre vado al lavoro, mi porterei il sole.

dada Delfina

Nessun commento: