martedì 15 dicembre 2009

è una cosa cosi assurda che a me e te potrebbe benissimo capitare.

All' ABC le cose assurde capitano sempre. Perchè è l'ABC. Le cose cambiano, si evolvono, si trasformano. Ma l'ABC resta sempre l'ABC. Son passate 24 ore lunghe e corte come un sogno, che ti sembra siano passati dei giorni invece hai dormito due ore e ti chiedi come hai fatto a sognare tutte quelle cose in due ore. O viceversa, vai a letto, inizi a sognare e dopo cinque minuti di sogno suona la sveglia, e sono già passate sei ore. La telefonata della mamma in lacrime e singhiozzi per la decisione di mandare la propria bimba al comunale, perchè noi abbiamo qualcosa che loro non hanno. Un bambino fa cadere tutte le pastigliette di dolcificante della capa e sua madre le raccogllie e le rimette nella confezione, questo è solo un sogno. La nonna canta e prepara i costumini per Natale. La bimba che un anno e mezzo fa sembrava un caso disperato quest'anno farà la Madonna alla recita ed è la più brava di tutte. I primi regali di Natale sono i loro, sono regali preziosi, fatti col cuore grande di chi ci vuol bene davvero. Dopo tre mesi finalmente quella bimba entra al mattino e si butta in braccio, ce l'abbiamo fatta, ancora una volta, ma non avevamo dubbi. Una mamma depressa che non vuole andar via al mattino, dopo aver portato sua figlia. Forse vorrebbe stare a giocare con noi, forse si sentirebbe meglio. Tra pochi giorni ci sarà la recita di Natale, tutto è quasi pronto ma durante le prove io continuo ad affacciarmi alla capanna e a fare le smorfie, i bambini ridono e mi incitano perchè continui, io dico loro che il giorno della recita non lo potremo fare ma continuo a farlo, perchè loro si divertono, e io mi diverto.
Forse non avrò più il problema delle ore, delle sottrazioni, degli errori di calcolo. Chisseneffrega, si arrangeranno loro. Sì, loro, non più noi ma loro.
Io e la dada Gs ne abbiamo parlato spesso, dei compromessi.
Fare il lavoro che ci piace, nel posto che amiamo, coi nostri bambini, o rinunciare a tutto questo per avere un buon contratto, delle condizioni migliori, delle garanzie per il futuro? E' sempre stato un dilemma e il cuore ha sempre scelto per noi, ma prima o poi avremmo dovuto scegliere con la ragione. Sarebbe bello, l'abbiamo sempre detto, lavorare nel posto che amiamo, coi nostri bambini e con un buon contratto e delle condizioni migliori. Una cosa assurda forse, dada Gs.
Cosi assurda che a me e te potrebbe anche capitare.

Dada Delfina

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